Rimini | Abusivi, pronto il piano salva-spiaggia. Vanni: Non potrà essere tutto a spese nostre
L'ultimo atto sarà definito a inizio della prossima settimana, probabilmente martedì. Ma la strategia del prefetto per il contrasto all'abusivismo commerciale in spiaggia è pressoché delineata. Ed è dalla prossima settimana che dovrebbe prendere le mosse. Si parla di una ventina di vigilantes a presidiare la battigia nel tratto maggiormente critico di arenile, anche se per ora da parte degli istituti sembra ci sia la disponibilità di soli dieci uomini, da centellinare, quindi, laddove la situazione è maggiormente critica. A tenere d'occhio gli ingressi in spiaggia dovrebbero essere i bagnini, mentre sul lungomare unità mobili delle forze di polizia starebbero all'età, pronte ad intervenire chiamate dai vigilantes. Ancora non c'è ufficialità, sono diverse le questioni da risolvere.
Accanto al fatto che attualmente si sono trovati la metà degli uomini necessari al piano (in queste ore sembra che gli istituti di vigilanza stiano rastrellando le proprie file in cerca di rinforzi, si sta cercando di arrivare almeno a 15 unità) c'è anche un piccolo nodo di natura economica. Sembra, infatti, che dieci vigilante attivi nel servizio richiesto per tre settimane possano arrivare a costare 40mila euro (80mila euro, quindi, per 20 uomini e ancor di più se il servizio dovesse andare avanti per 4 settimane). "Abbiamo chiesto la partecipazione della Camera di commercio con un compito di mediazione perché il problema non è appena dei bagnini, ma di tutta la comunità economica. E' bene che tutti quanti hanno partita iva partecipino alla spesa", mette i puntini sulle i il presidente della cooperativa dei bagnini di Rimini sud, Mauro Vanni.
Altra questione da risolvere quella dei 'poteri' effettivi dei vigilantes. La spiaggia, si sa, è un luogo pubblico dove entra chi vuole entrare, senza dover subire controlli e verifiche sulla propria persona. Allo scopo di fornire agli uomini i 'poteri' indispensabili all'opera probabilmente si renderanno necessari anche atti da parte del Comune che potrebbero riguardare la modifica ad alcune ordinanze.